lunedì 2 settembre 2013

Viva la danza!




La danza è sacrificio, impegno, dedizione, fatica, disciplina, sacrificio, movimento, leggerezza, emozioni, arte, ritmo musica, tecnica, sentimento, personalità, carisma,....









LA DANZA E' GIOIA......

LA DANZA E' VITA!!!!!!

Conclusioni

Con il Giocodanza il bambino viene condotto verso l'esplorazione dello spazio del corpo e delle sue possibilità motorie; si adatta alla realtà relazionandosi con gli altri e con l'ambiente, si confronta con le regole del gioco imparando a rispettarle. Il bambino viene lasciato libero di esprimersi e attraverso il gioco assimila le informazioni esterne più facilmente.
Gli educatori devono far si che i loro allievi si accostino alla danza in modo spontaneo, a prescindere dalle loro intenzioni future.
Al di là dei passi imparati, di una tecnica acquisita, resterà per sempre in loro la gioia del movimento, l'amore per una forma d'arte che li ha resi un pò speciali!


                                          "la bambina a scuola di danza potrà non diventare mai
                                          una ballerina professionista, ma la cortesia e la disciplina,
                                          cosi come la gioia del movimento,
                                          la toccheranno per sempre."


                                                                                                (Helen Thomson)

lunedì 19 agosto 2013

Differenza tra danza classica e moderna


Con il termine danza moderna si definiscono generalmente gli sviluppi della danza che, a partire dalla fine del XIX secolo, portarono ad un nuovo modo di concepire la danza di scena, in contrapposizione al balletto classico-accademico. In alcuni casi, adottando una terminologia tipica del mondo anglosassone, il termine indica anche alcune forme di ballo da sala evolutesi nel Novecento. Nata come ribellione nei confronti della danza accademica, ritenuta troppo rigida e schematica, la danza moderna intendeva procedere alla ricerca di una danza libera, che inizialmente veniva spesso praticata attraverso la provocante forma dell'assolo (oggi detto anche solo), eseguito spesso in spazi non teatrali, per marcare un forte contrasto con lo sfarzo dei grandi balletti. Preferisce l'utilizzo di movimenti lineari e si valorizzano il gesto e il movimento che esprimano la personalità del danzatore a partire dalla naturalità. Sparisce lo sfarzo dei costumi e le scenografie sono spesso ridotte ad uno sfondo monocolore o a pochi, semplici elementi od oggetti. La figura del ballerino e quella del coreografo spesso corrispondono. La danza moderna fa spesso uso dell'improvvisazione estemporanea. Nella danza moderna il corpo si muove rispettando nuovi canoni tecnici e espressivi, spinto dalla volontà di trovare un nuovo rapporto con lo spazio e con il tempoLa danza moderna non segue necessariamente il ritmo della musica, come avviene nella danza accademica. A volte la musica può anche essere del tutto assente: in questo caso il ballerino danza seguendo solo il proprio ritmo interno. 
Il termine danza classica deriva dal fatto che questo stile di danza si avvale di una tecnica accademica. La danza classica è una danza d'école (scuola) basata sul principio fondamentale dell'en dehors (in fuori/verso l'esterno). La testa deve essere in linea sulla stessa verticale dei piedi, in posizione naturale. Inoltre è fondamentale la postura del busto, che deve essere sempre eretto e allungato verso l'alto. Le spalle devono essere tenute abbassate e aperte, il collo sostenuto in allungamento. La sala dove si eseguono gli esercizi di danza è caratterizzata dal parquet di legno*, dallo specchio che serve principalmente per controllare meglio i propri movimenti e dalla sbarra dove i ballerini eseguono la loro lezione. Tutte le posizioni vengono eseguite con le gambe tese, i glutei contratti, il petto rilassato non in fuori, gli addominali tenuti e le caviglie sostenute. Le posizioni sono:
  • Prima posizione
I piedi ruotati en dehors sono allineati fra loro con le punte rivolte lateralmente, con le gambe ben tese, ginocchia e talloni uniti.
  • Seconda posizione
Come la prima posizione, ma i piedi sono distanziati fra loro da uno spazio equivalente alla lunghezza di un piede.
  • Terza posizione
I piedi mantengono la rotazione delle posizioni precedenti, e si posizionano in modo da far toccare i talloni fra di loro, uno di fronte all'altro. La posizione si dirà destra o sinistra a seconda del piede che sta davanti.
  • Quarta posizione
È un approfondimento dell'incrocio fra le gambe della posizione che precede: i piedi si posizionano uno di fronte all'altro, con il tallone del piede avanti in linea con la punta di quello dietro. La posizione si dirà destra o sinistra a seconda del piede avanti.
  • Quinta posizione
Come la quarta posizione, tenendo i piedi uniti, senza distanza tra loro. La posizione si dirà destra o sinistra a seconda del piede avanti.
  • Sesta posizione (introdotta nel XX secolo)

sabato 27 luglio 2013

La teoria di Laban

Rudolf Laban è stato un danzatore, coreografo e teorico della danza ungherese. Il lavoro coreografico di Laban non potrà mai essere dissociato dalla sua attività sistematica di elaborazione concettuale del movimento. Secondo Laban esiste un rapporto diretto e costante tra la motivazione di un gesto (movimento) e la sua effettiva espressione.
Laban giunge a definire la significatività del gesto mediante movimenti centrifughi (dal centro verso la periferia) e centripeti (dagli arti verso il centro) distinguibili attraverso quattro condizioni che li rendono manifesti:
-l'uso di una particolare zona del corpo, la zona che si muove
-la direzione del movimento nello spazio
-il ritmo di sviluppo della sequenza motoria e il tempo in cui viene eseguita
-la posizione degli accenti e l'organizzazione delle frasi
La danza proposta da Laban è una danza LIBERA, che esplora l'intera gamma degli elementi del movimento. La danza moderna è basata proprio sulla coscienza del potere stimolante che il movimento esercita sulle attività della mente. L'impulso del movimento prende origine da effort interiori che nascono da impulsi, stati d'animo, desideri,.. e si manifestano consapevolmente e inconsapevolmente nei nostri movimenti.

venerdì 26 luglio 2013

Esempi di esercizi-gioco

Qui di seguito descriverò differenti tipologie di esercizi-gioco, utilizzati all'interno di una lezione di Giocodanza.

Gioco rompighiaccio: "Il fiore"
L'obiettivo è quello di sviluppare le relazioni con i compagni e con l'insegnante, aiutare la conoscenza e la percezione degli altri, imparare il concetto di destra e sinistra, esercitare la memoria.
SVOLGIMENTO: i bambini sono in cerchio, seduti con le gambe incrociate, insieme all'insegnante che tiene nella mano destra il fiore e, dopo aver detto il suo nome, lo offre alla bambina che sta all sua destra, che lo prende con la mano destra e dice a sua volta il proprio nome, continuando il giro. 

Gioco per la percezione corporea: "Le api laboriose"
L'obiettivo è quello di conoscere il corpo, sviluppare l'attenzione uditiva
SVOLGIMENTO: i bambini (le api) sono seduti all'interno del cerchio che rappresenta l'alveare e dormono. L'insegnante fa da guida: ad ogni sua frase corrisponde un'azione mimica. Quando dirà: "l'ape si sveglia", i bambini mimeranno l'azione del risveglio, poi faranno colazione e, al suono dello strumentino, usciranno dall'alveare e voleranno muovendo le braccia come se fossero ali. Al segnale sonoro ogni ape torna nel proprio alveare. 

Gioco per l'ascolto: "Il sogno"
L'obiettivo è quello di educare all'ascolto e favorire l'immaginazione
SVOLGIMENTO: ascoltare un brano musicale ad occhi chiusi, sdraiati sul pavimento. Completamente rilassati i bambini si concentrano sull'ascolto, immaginando di fare un sogno. Terminato il brano si siedono, e si chiede loro che cosa hanno provato, quali sensazioni hanno avvertito.

Gioco di riscaldamento: "Il semaforo"
L'obiettivo è quello di riscaldare il corpo nella sua totalità, sviluppare l'attenzione uditiva e la memoria, aiutare la percezione corporea.
SVOLGIMENTO: viene chiesto ai bambini di danzare liberamente nello spazio; allo stop della musica i bambini dovranno fermarsi come delle statue, sentendo il corpo nella sua immobilità. Alla ripresa della musica, si riprende a danzare.



giovedì 25 luglio 2013

Esercizi-gioco di 1° e 2° ciclo

Nel programma del primo ciclo, che si rivolge a bambini di età compresa tra i 4 e i 5 anni, viene data importanza alla percezione dello spazio e alla consapevolezza del proprio corpo. Si incomincia a definire il concetto di disciplina, facendo accettare e conoscere quelle regole e quei codici che la Danza comporta.
Si inizia ad affrontare la tematica della postura del corpo e del suo concetto di allineamento, attraverso giochi dinamici e divertenti. La corretta postura del corpo è uno dei principali obiettivi del primo ciclo.
La maggior parte dei bambini non sempre ha un giusto atteggiamento posturale: devono quindi essere rinforzati gli addominali e i muscoli dorsali.
Il raggiungimento di una maggiore consapevolezza e conoscenza del sé corporeo costituisce nel secondo ciclo (6-8anni) uno degli obiettivi principali e la postura del corpo diviene un elemento fondamentale all'interno della lezione. E' molto importante in questa fascia d'età insegnare una giusta postura e un corretto allineamento corporeo. Tramite il gioco si conduce il bambino alla conoscenza e alla assimilazione di quei concetti basilari per la sua formazione psico-fisica.

La struttura della lezione

La lezione inizia con il rito dell'accoglienza. Può essere un rito entrare in ordine in sala e disporsi nell'angolino delle chiacchiere. Qui ci si saluta e l'insegnante illustra quello che verrà fatto durante la lezione.
La prima parte riguarda esercizi di conoscenza e di relazione chiamati giochi rompighiaccio. Segue poi la fase del riscaldamento, dove si riscalda il corpo nella sua totalità, aumentando il battito cardiaco.
La parte centrale della lezione, attraverso gli esercizi di postura, riguarda l'impostazione del corpo ed il suo corretto allineamento. Si toccano diverse tematiche, che variano di volta in volta e si riferiscono ai concetti fondamentali dell'educazione psicomotoria infantile: la percezione spaziale, il ritmo, il tempo, la percezione corporea,.. Molta importanza viene data all'utilizzo degli attrezzi-giocattolo che riscuotono molto successo ed è proprio per questo che di solito vengono inseriti a fine lezione. Infine si termina con il rito del saluto.
Vi sono tre diversi modi per poter cominciare una lezione: il 1° è quello che ho appena illustrato qui sopra e segue uno schema tradizionale; il 2° prevede di iniziare la lezione partendo da un gioco; il 3° invece prevede di iniziare la lezione partendo da un oggetto.